poesia · ricorrenze

Immacolata Concezione

Immacolata Concezione

Giù per le vie del tuono e del baleno

scendeva di Maria l’alma innocente,

quando un misto di fumo e di veneno

sbruffolle incontro l’infernal serpente.

Essa le luci maestose e lenti

agli angeli pirgò che la seguieno:

ed ecco che brandisce arma rovente

Michel di tempestosa ira ripieno.

Al primo lampeggiar dell’igneo brando

fugge il fellon, ché tal dietro sel mira,

qual dalle sfere un dì cacciollo il bando.

Michel l’incalza con la spada bassa,

l’afferra, e a piè della gran donna il tira:

Ella sel guata, lo calpesta e passa.

Onofrio Minzioni

(1734-1817)